Storia (Articoli / Documenti pubblicati... fra il 1963 e il 1972)
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(da Forma sororum I (1964) 3-4) Lettera circolare alle clarisse d'Italia di Sr. Chiara Cristina Vercellotti osc.
Sorelle carissime, le vostre affettuose e premurose dichiarazioni nei riguardi della nuova «forma» dell’antica «circolare» che da oltre 12 anni avete ricevuto e con fraterno compatimento e benevolenza avete detto di gradire, hanno commosso anche il nostro buon Padre Antonio Farneti, Assistente religioso della Federazione delle Clarisse dell’Umbria, nonché direttore della Tipografìa Porziuncola, il quale, come ben vedete ha deciso di stamparla! Deo gratias. Eccola qui, oggi, sotto i vostri occhi certamente compiaciuti; semplice, modesta con un pochino di eleganza che non disdice..., proprio come il saio francescano, il quale – è stato detto – è sempre di moda, sempre il più bello e simpatico fra i tanti abiti religiosi.
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Sappiamo vedere anche in questa piccola novità, un segno della bontà di Gesù per noi, della benedizione dei nostri SS. Fondatori e conseguentemente l’invito a migliorarci sempre più, a impegnarci davvero per realizzare quella rinascita spirituale del nostro Ordine che è nel desiderio di tutti e di tutte.
Dunque, grazie per le fraterne espressioni che mi avete scritte, a proposito dei primi numeri ciclostilati di questa rivista; una di queste espressioni mi è rimasta in mente e mi ha fatto sorridere... convinta: «mi piace questa Rivista perché ha il sapore del buon pane cotto in casa!». ...Sì, veramente, sorelle carissime, sia davvero questo fascicoletto, per le nostre anime, nutriente, sostanzioso, odoroso come il buon pane genuino, che ancora si cuoce in tanti monasteri, giocondo e croccante! Io prego e spero, che con l’aiuto di Dio e l’ispirazione dei nostri Santi Fondatori, Forma Sororum possa essere e restare sempre il «buon pane cotto in casa», sano per tutte le anime, adatto alla cultura che, in generale, si riscontra nei nostri monasteri. «Chi non sa di lettere non si curi di impararle!», consiglia la S. Madre Chiara, e ci siamo proposto di attenerci al «tono» accessibile a tutte, nel vivo desiderio di giovare a tutte senza eccezione! Vi lascio nella mutua carità e nella pace senza misura che scaturiscono dalla piena adesione del nostro cuore e della nostra volontà alla Volontà di Dio! Pace e Bene! aff.ma in Xsto e Maria, |