Storia (Articoli / Documenti pubblicati... fra il 1963 e il 1972)

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(da Forma sororum I (1964) 1-2)

Presentazione

di Padre Antonio Farneti ofm.

 

L’idea di questa pubblicazione è affiorata ed è stata discussa più volte nei Convegni e nei Capitoli Federali. In maniera più precisa nel primo Convegno delle Madri Presidenti (maggio 1962) e dei Padri Assistenti Religiosi (ottobre 1962) delle Federazioni delle Clarisse d’Italia.

La proposta di una rivista delle Clarisse e per le Clarisse trovò le Madri Presidenti concordi ed entusiaste. Persuase della grande utilità della rivista per tutti i Monasteri, le Madri Presidenti già d’allora si auguravano, come si legge negli Atti del convegno, che venisse «presto realizzata, sicure che essa avrebbe portato bene, entusiasmo e risveglio nelle nostre Comunità». Nel convegno dei Padri Assistenti fu decisa la pubblicazione, di cui fu data notizia anche nel resoconto pubblicato dall’Osservatore Romano.priamo l’anno con due nuove rubriche.

[...] Per mantenere la promessa e venire incontro alle richieste di molti Monasteri, nel 1963 sono stati pubblicati alcuni numeri della rivista ciclostilati. Con questo numero la rivista prende una nuova veste e una nuova forma, che, se non è ottima, è certamente migliore di prima!
Confidiamo nella Provvidenza per la continuazione di questa iniziativa di cui beneficeranno le nostre Clarisse, le quali, con la loro immolazione, con il loro spirito di sacrificio e con la loro preghiera e santità, costituiscono una forza potente per la Chiesa, per l’Ordine Francescano e per la società. […]

Il programma della rivista fu delineato nei ricordati convegni. Essa avrà un pensiero di attualità e si propone di trattare i seguenti argomenti: Liturgia – Spiritualità francescana o ideale della Clarissa – Commento alla S. Regola e Costituzioni – Casistica (risposte su dubbi presentati) – Cerimoniale e galateo monastico (anche articoli di igiene) – Profili di Clarisse di ieri e di oggi – Cronaca: «mondo clariano» – «In laetitia»: fatti ed esempi adatti alle Clarisse – «Stelloncini».
La rivista vuol portare un soffio di primavera nei nostri Monasteri con un’aria benefica che dia maggior respiro alle anime delle nostre consorelle. Sarà uno specchio dove si rifletteranno tutti i problemi, grandi e piccoli, delle nostre Comunità per risolverli nella luce della carità francescana. Sarà un vincolo di unione fraterna tra tutti i monasteri delle Clarisse d’Italia, qualunque sia la loro denominazione specifica. Non farà polemiche che dividono, ma accentuerà ciò che unisce le varie Famiglie francescane. In questo sono certamente d’accordo gli Assistenti Religiosi dei Minori Conventuali e dei Minori Cappuccini che invitiamo a collaborare.
Facciamo appello a tutte le consorelle a darci la loro collaborazione con articoli, suggerimenti, e,... perché no? critiche costruttive, in modo da rendere sempre più viva e aderente alla loro vita questa rivista, che deve essere principalmente la loro rivista, sotto tutti gli aspetti.
Dal punto di vista finanziario chi la dovrà sostenere? È un problema grosso che ci siamo proposti e speriamo di risolverlo con la buona volontà e generosità dei Monasteri e l’intervento efficace della... divina Provvidenza!
Ogni Monastero si sforzi di dare quello che può; per questo abbiamo messo un punto interrogativo su l’offerta minima. Dato che la rivista è destinata in modo particolare alle Clarisse, e quindi con un numero limitato di copie, il costo di ogni fascicolo supererà certamente le cento lire; pertanto vi diciamo: siate generose, nei limiti del possibile! Per un bene spirituale vale la pena di fare un sacrificio materiale!
Non sarebbe male che ogni Comunità avesse due copie della rivista; una per farla circolare tra le consorelle e una per conservarla in biblioteca. Le «annate», conservate e magari rilegate, potranno essere sempre utili anche per l’avvenire. […] Forma Sororum potrà essere utile anche ai Confessori delle Clarisse ed ai Sacerdoti che si occupano di loro.

Ed ora rivolgiamo il nostro pensiero a Dio, ai Santi Fondatori Francesco e Chiara, e ai nostri Superiori per chiedere loro: protezione, benedizioni e... aiuto per la nostra rivista! Così sia.

Dalla Porziuncola, 24 febbraio 1964.